Il raggiungimento degli obiettivi per lo studente efficace comporta il consolidamento ed il miglioramento delle proprie conoscenze e abilità e l’errore viene considerato non come fallimento ma come tappa necessaria per lo sviluppo e l’accrescimento delle proprie esperienze.
I più recenti studi in campo psicologico hanno aperto la strada al riconoscimento della componente emotiva dell’intelligenza e delle competenze trasversali che fungono da trait d’union tra la parte emotiva e quella cognitiva.
Motivazione
La motivazione rappresenta quell’insieme di fattori che inducono una persona a mettere in atto un determinato comportamento o a perseguire un obiettivo prefissato. La mancanza di motivazione può verificarsi per diversi fattori come ad esempio scarso interesse al compito svolto o al contesto, alla percezione troppo elevata di difficoltà o troppo poco sfidante e ciò rappresenta uno dei principali fattori di insuccesso.
Al contrario, perché ci sia motivazione è necessario che la persona sia in grado di agire su sé stessa, di percepire il controllo su ciò che fa e di essere attivamente coinvolta. La motivazione può essere primaria, ovvero legata a bisogni fisiologici e innati oppure secondaria cioè legata a bisogni appresi culturalmente e derivanti dal contesto sociale o dall’apprendimento; sono proprio le motivazioni secondarie a supportare una buona autostima, un’immagine positiva di sé stessi e a spingere l’individuo alla realizzazione dei suoi obiettivi.
Possiamo inoltre operare un’ulteriore distinzione tra motivazione intrinseca ed estrinseca, nel primo caso siamo motivati ad impegnarci in un compito perché lo troviamo soddisfacente (ad esempio coltivare un hobby), nel secondo caso, invece, agiamo in vista di una ricompensa (ad esempio partecipare ad una competizione).
Strettamente connessi alla motivazione sono gli interessi, intesi come atteggiamenti favorevoli nei confronti di oggetti, situazioni o attività.
Valori
Con questo termine ci riferiamo all’insieme di convinzioni e atteggiamenti duraturi e culturalmente appresi in base ai quali un individuo si orienta e si comporta. Tutti abbiamo dei valori ma ciò che ci distingue è l’ordine di importanza che attribuiamo agli stessi e ciò permette la risoluzione dei conflitti e la presa di decisione. I valori, come gli interessi, si strutturano durante l’adolescenza e in età giovanile e si possono idealmente suddividere in ultimi, che forniscono all’individuo ragioni di vita, e strumentali utili a giustificare il nostro agire quotidiano in vista di un obiettivo. Costruiamo il nostro stile di vita sulla base dei valori in cui crediamo.
Immagine di sè
“Nella formulazione di Bandura (1977), il sistema del sé non è un agente psichico che controlla il comportamento, ma si riferisce a strutture cognitive che servono da punti di riferimento e a un gruppo di specifiche funzioni per la percezione, la valutazione e la regolazione del comportamento. Il sé, quindi, viene concepito come l’insieme dei processi che consentono l’autoregolazione dei comportamenti: auto-osservazione, autovalutazione, autorinforzo. Essenziale diventa pertanto rilevare la rappresentazione che il soggetto ha del sé, legato, a sua volta, alle rappresentazioni e alle aspettative che gli altro hanno nei suoi riguardi.” (3)
Il raggiungimento dell’Identità si ritiene sia la meta fondante del processo evolutivo.
Un concetto connesso all’immagine del sé è quello di autostima, intesa come stile di risposta appreso che rispecchia la valutazione operata dall’individuo sulle sue esperienze e comportamenti messi in atto e predittori, in parte, dei suoi comportamenti futuri. Si tratta quindi di un apprezzamento di sé stessi basato sull’autovalutazione integrata delle componenti che costituiscono la propria personalità.
“È possibile considerare l’autostima in età evolutiva in quattro ambiti specifici:
- L’autostima sociale (o interpersonale) comprende i sentimenti del bambino riguardo a sè stesso come amico di altri;
- In ambito scolastico riguarda il valore che il bambino attribuisce a sè stesso come studente. Se riesce a raggiungere i suoi standard di successo scolastico allora la sua autostima sarà positiva;
- L’autostima familiare riflette i vissuti che il bambino prova come membro della sua famiglia;
- L’autostima corporea è una combinazione di aspetto fisico e di capacità. Essa consiste nella soddisfazione che il bambino prova rispetto al modo in cui il suo corpo appare e alle prestazioni che riesce ad eseguire.” (4)